Nel cuore di Arquà Petrarca, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, si trova la Fontana del Petrarca, un’antica struttura in pietra che la tradizione locale lega indissolubilmente alla figura del grande umanista. Nonostante il nome, la fontana esisteva già prima dell’arrivo di Francesco Petrarca nel borgo, e si ritiene che il poeta la utilizzasse quotidianamente per attingere l’acqua.
L'iscrizione e il significato simbolico
Sul fronte della fontana, realizzata in pietra di Nanto, è scolpita un’epigrafe in latino che recita:
"Fonti numen inest, hospes: venerare liquorem,
unde bibens cecinit digna Petrarcha deis."
La traduzione è:
"Un nume abita in questa fonte, o straniero: venera quest’acqua, bevendo la quale il Petrarca poté cantare versi divini."
Questi versi, attribuiti al letterato Giacomo Quarenghi, esaltano la sacralità della sorgente, quasi fosse un’ispirazione divina per il poeta, che qui avrebbe tratto l’acqua capace di nutrire la sua arte.
Un luogo tra storia e leggenda
Si racconta che lo stesso Petrarca abbia fatto eseguire dei lavori di restauro alla fontana, consapevole della sua importanza per il borgo e per la sua dimora. Sebbene oggi la struttura abbia subito modifiche nel corso dei secoli, resta uno dei simboli più evocativi di Arquà, meta di visitatori e appassionati di letteratura che vogliono ripercorrere i luoghi più cari al poeta.
Ancora oggi, la fonte conosciuta come "Fontana del Petrarca" rappresenta un punto di interesse suggestivo, immerso nell’atmosfera senza tempo di Arquà Petrarca, dove ogni angolo racconta un frammento di storia e poesia.