Da "Sentieri di Arquà Petrarca" di Antonio Mazzetti

Anello del Monte Piccolo

Un’escursione tra natura e storia

L’Anello del Monte Piccolo è un percorso suggestivo che unisce la bellezza del paesaggio collinare alla tradizione agricola del territorio. Attraversa uliveti, boschi di roverella e castagneti, con panorami mozzafiato sui Colli Euganei e sulla vallata sottostante.

L'itinerario è caratterizzato da variazioni di paesaggio, alternando zone aperte e soleggiate a tratti immersi in boschi freschi e ombrosi. Il punto più alto del percorso offre una vista straordinaria sulla piana di Monselice e sul Calto del Mago, un tempo utilizzato per la produzione clandestina di polvere da sparo.

Il percorso nel dettaglio

Partenza da Arquà Petrarca

Si parte dalla Piazzetta San Marco, imboccando la strada che conduce verso il Monte Piccolo. Dopo pochi passi, si attraversa la zona del bar Ventolone, nei cui pressi si trova un ampio parcheggio.

Il cammino prosegue passando accanto al Ristorante Miravalle, che offre terrazze panoramiche con una vista spettacolare sul borgo e sulla valle.

Dopo pochi minuti di salita, si raggiunge un piccolo slargo dove si trova un capitello con una statua della Madonna con Bambino, incastonata nelle caratteristiche rocce di scaglia rossa.

Il Sentiero Atestino e i primi panorami

A questo punto, si svolta a destra imboccando una stradina in dolce salita, che coincide con il primo tratto del Sentiero Atestino (CAI, segnavia n. 3 del Parco Colli Euganei).

Il percorso si snoda sul retro di alcune abitazioni ben esposte al sole, circondate da olivi, mandorli, fichi e giuggioli, tipici della zona. Lungo la scarpata si incontrano:

  • Punica granatum (melograno)
  • Acer campestre (acero campestre)
  • Quercus pubescens (roverella)
  • Robinia pseudoacacia (robinia)
  • Ailanthus altissima (ailanto)

Proseguendo, si raggiunge l’Agriturismo Le Fontanelle, dove una breve sosta permette di ammirare il panorama su:

  • Il borgo medievale di Arquà Petrarca
  • L’altura del Monte Castello
  • La valle della Comezzara
  • Le ondulazioni del Monte Cecilia e i coni vulcanici di Calaone

Dopo l’agriturismo, si lascia l’asfalto per imboccare un sentiero erboso, corrispondente alla vecchia Via Guastura, che scende verso Via Spinèi.

Discesa tra oliveti e boschi termofili

Il percorso continua in leggera discesa, attraversando un ambiente caldo e luminoso, caratterizzato da vegetazione tipica della macchia mediterranea:

  • Celtis australis (bagolaro)
  • Asparagus acutifolius (asparago selvatico)
  • Cercis siliquastrum (albero di Giuda)
  • Paliurus spina-christi (marruca), con i suoi frutti tondeggianti

Arrivati a un bivio, si svolta a destra su un viottolo campestre, che si addentra tra un uliveto e un bosco misto.

Dopo aver superato una serie di antichi muretti in trachite, il sentiero si addentra nella vegetazione più fitta, composta da bagolari, robinie, ligustri e sanguinella.

Si intravede sulla sinistra Villa Masiero Centanin, circondata da una macchia di lecci e cedri, e poco più in alto la storica Casa Badoera, situata sul Monte Bevilacqua.

Risalita verso la sella tra il Monte Piccolo e il Ventolone

Dopo aver attraversato l’ultimo tratto di oliveto, si imbocca una salita dolce che conduce alla parte più alta del percorso, tra biancospini e fichi secolari.

Attraversando una zona più ombrosa, caratterizzata dalla presenza di sambuco, vitalba e edera, si raggiunge un punto panoramico che offre una vista mozzafiato sulla pianura di Monselice e sul Monte Calbarina.

Proseguendo, si attraversa un bosco più fitto dove crescono:

  • Quercus cerris (cerro)
  • Fraxinus ornus (orniello)
  • Carpinus betulus (carpino nero)
  • Juniperus communis (ginepro)

Nel periodo primaverile, il sottobosco si colora grazie alle fioriture di giaggiolo selvatico, garofano dei boschi e scotano.

Si raggiunge la sella tra il Monte Piccolo e il Ventolone, dove si può osservare il vallone del Calto del Mago, un tempo usato per la fabbricazione clandestina di polvere da sparo.

Discesa e ritorno ad Arquà Petrarca

Da questo punto inizia la discesa finale, attraversando una zona caratterizzata da roverelle, castagni e corbezzoli.

Il sentiero si restringe e cala dolcemente, accompagnato dal canto delle ghiandaie e dal volo planato delle poiane.

Arrivati nei pressi di Corte Borin, si osservano i resti di antichi terrazzamenti, testimoni dell’uso agricolo del territorio fino al secolo scorso.

Dopo un breve tratto in bosco di castagno, si raggiunge un bivio:

  • Svoltando a sinistra, si può effettuare una deviazione panoramica verso la vetta del Monte Piccolo
  • Proseguendo dritti, si segue il percorso principale per il rientro

L’ultimo tratto dell’itinerario attraversa un’area ricca di felci e muschi, fino a ricongiungersi alla strada asfaltata di Via Fontanelle.

Scendendo tra alte siepi di robinia e ville immerse nel verde, si ritorna alla Piazzetta San Marco, concludendo il giro.

Perché scegliere questo itinerario?

  • Percorso vario, tra oliveti, boschi e antiche strade rurali
  • Vista panoramica su Arquà Petrarca e la piana di Monselice
  • Sentieri ben segnalati, ideali per ogni stagione
  • Ricco di storia, con antichi terrazzamenti e vie medievali
Lunghezza totale circa 6 km
Difficoltà Media
Dislivello circa 200 m
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