Il Sentiero Atestino, ideato da Claudio Coppola e realizzato grazie all'opera dei volontari della sezione di Este del Club Alpino Italiano, si sviluppa per circa 20 km sui colli che sovrastano il borgo di Arquà Petrarca, offrendo panorami mozzafiato e una varietà di ambienti, dai prati assolati ai fitti boschi dominati da alberi di castagno.
Il percorso inizia nel borgo alto di Arquà Petrarca, in corrispondenza di un capitello votivo. Da qui, si imbocca una stradina che attraversa in quota i versanti meridionale e orientale del Monte Piccolo, passando attraverso uliveti e aree boschive, fino a raggiungere la frazione di Corte Vigo. Si scende poi lungo una strada secondaria, denominata Via Ventolone, attraversando una conca coltivata a vigneto, per poi risalire fino a un edificio chiamato "casa del parroco". Il sentiero prosegue lungo il versante est del Monte Orbieso; una breve deviazione permette di visitare i resti del Convento di Santa Maria di Orbise, situato sulla sommità del colle.
Raggiunto l'ampio prato sottostante, si sale sul fianco meridionale del Monte Gallo e, aggirando la collina, si arriva sulla strada che dal valico della SP 99 Cingolina conduce al Monte Fasolo. Proseguendo in discesa tra prati e vigne, si incontra una vecchia casa in pietra; da qui, un viottolo compie un ampio tornante nel bosco e conduce a una serie di prati e terreni coltivati. Oltrepassati i ruderi di un edificio rurale, si prende una strada bianca costeggiata da un lungo filare di mandorli, molto suggestiva e con una vista sensazionale, che percorre tutta la dorsale del Monte Fasolo. Lungo il percorso si incontra la pittoresca chiesetta di San Gaetano.
Arrivati sulla sella del monte, si entra in un vigneto e, seguendo la segnaletica, si giunge alla vetta del Monte Rusta, attraversando un fitto bosco, per poi scendere dal versante opposto lungo una carrareccia. Giunti presso i vigneti alle pendici del Monte Gemola, è consigliata una deviazione fino alla sommità del monte per ammirare la splendida Villa Beatrice d'Este. Ritornando sui propri passi e scendendo verso Valle San Giorgio, si incontra sulla destra la Fontana delle Fontanelle.
Piante di lauro e un piccolo cancello annunciano l'inizio della contrada Muro. Da qui, si costeggia il muro della stradina scendendo fino all'antico lavatoio in pietra chiamato Fonte di Pissarotto, all'imbocco della valle dell'Abate. Tenendo la fontana alla sinistra, si risale per circa 3 km la dorsale delle Marlunghe, in un ambiente arido e aperto che si affaccia sui monti Cero e Castello. Terminata la salita, si svolta prima a destra e poi a sinistra, inoltrandosi sulla strada asfaltata; dopo circa 300 metri, si gira a sinistra per poi, dopo poco, prendere a sinistra un sentiero che, con dolci tornanti tra aceri e ginestre, conduce al borgo di Arquà Petrarca, precisamente davanti alla Casa del Petrarca.
Questo itinerario offre un'esperienza escursionistica completa, permettendo di immergersi nella varietà paesaggistica dei Colli Euganei e di scoprire luoghi di grande interesse storico e naturalistico.